Sergio Carloni

Epocondilite gomito - La mia tecnica

Ho presentato la tecnica che utilizzo al congresso annuale della Società Italiana di Artroscopia. Sono stato invitato a parlare insieme ai più importanti chirurghi del gomito italiani. A fianco potete vedere il programma della sessione di cui ho fatto parte. Un ringraziamento ai Colleghi ed al personale paramedico che mi ha aiutato ad eseguire questi interventi.

Fino al 31.08.05 ho operato 33 Pazienti per epicondilite.

La mia casistica è stata oggetto di 2 pubblicazioni (vedi nella sezione “titoli” al n. 225  e 228)

La tecnica che preferisco per la cura chirurgica dell’epicondilite è l’asportazione del tessuto infiammato mediante artroscopia. Per eseguire tale metodica sono sufficienti due piccole incisioni di 5 mm. di lunghezza ciascuna.  Questa tecnica è nuova e solo pochi chirurghi in Italia la utilizzano. Le complicanze, seppure rare, sono sempre possibili e da non sottovalutare.

Anestesia più frequente-solo del braccio

Degenza media-1 notte

  • in questa immagine il gomito viene visto dall’interno. La zona nel cerchio rappresenta la zona infiammata da rimuovere. Le strutture bianche in basso a dx sono le ossa.
  • attraverso una cannula (in grigio) si fanno entrare gli strumenti necessari per lavorare. Questo intervento si esegue con un piccolo apparecchio che ruota, aspira e “mangia” i tessuti
  • una fase in cui una parte del tessuto è stata asportata
  • il lavoro è ora terminato con l’asportazione del tessuto infiammato. Si termina suturando gli accessi con un punto ciascuno