Sergio Carloni
Frattura del polso
Il trattamento delle fratture di polso è quanto mai vario. Si và dal semplice trattamento in gesso all’intervento importante con una grossa incisione e l’utilizzo di placche e viti. L’intervento che eseguo più frequentemente è l’applicazione del fissatore esterno (FE) spesso con l’aggiunta di altri mezzi di sintesi. Il FE si basa sull’applicazioni di 2 viti sul 2° metacarpo (al di sotto della frattura) e 2 viti sul radio (al di sopra della frattura). Con movimenti adeguati si sistema la frattura e si blocca il corpo del FE.
Fissatore esterno
- anestesia più frequente; plesso (dorme solo il braccio da operare)
- degenza media; 1 notte
- post-operatorio; mantenimento del FE per 30-40 gg. in base al responso delle lastre
- rimozione del FE; in ambulatorio senza anestesia (non fa male)
Ecco un caso di applicazione del FE
- Una frattura di polso con scomposizione dorsale dell’articolazione
- Applicazione del FE. Si vedono la presenza delle 4 viti e del corpo del FE che solidarizza le viti. La macchia più chiara che si vede nell’osso è dovuta ad una sostanza che in certi casi uso per riempire i difetti dell’osso dovuti alla frattura